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Le cistiti: cosa sono e come affrontarle.

 

Cistite

Almeno una volta l'anno ben tre donne su dieci si lamentano di un attacco di cistite. Si tratta di un'infezione che colpisce le basse vie urinarie , cioè la vescica e l'uretra, ed è terza per importanza fra tutte le malattie infettive femminili. Il motivo è semplice: nelle donne l'uretra è più corta e le vie urinarie si trovano quindi molto vicine alla zona genitale e all'ultimo tratto dell'intestino. Gli agenti batterici che popolano l'intestino possono quindi facilmente risalire nella vagina e da qui infettare la vescica. L'infezione, dopo una sua prima comparsa, può ripresentarsi talvolta con un'incredibile periodicità . Alla base di questa malattia c'è anche una predisposizione genetica. In pratica le donne che soffrono spesso di cistiti hanno un'alterazione su base congenita di quella pellicola protettiva che ricopre la parete della vescica con il compito per l'appunto di impedire alle tossine presenti nell'urina e ai batteri responsabili dell'infezione di aderirvi.

Riconoscere i sintomi è facile

Più frequente durante l'età fertile e nella terza età , un attacco di cistite raramente passa inosservato per i sintomi molto fastidiosi e persino dolorosi: senso di pesantezza e di fastidio nella parte bassa della pancia, stimolo improvviso, imperioso e frequente a urinare, accompagnato talvolta da difficoltà a iniziare la minzione , bruciore molto forte o dolore mentre si urina. Inoltre spesso le urine appaiono torbide o arrossate per la presenza di sangue. 

La cistite si sconfigge così

“Se la cistite è un evento isolato la si risolve nell'arco di poche ore con una mono somministrazione di uno specifico antibiotico. I più impiegati sono la fosfomicina trometarolo oppure la ciprofloxacina. Questa cura si può effettuare anche se la cistite si ripresenta dopo un mese, ma se dopo un altro mese ricompare, bisogna procedere all' urinocoltura e all' antibiogramma , per verificare qual è l'antibiotico più efficace ed effettuare la cura per sette giorni.

Inoltre è meglio fare un'ecografia della pelvi e dei reni per escludere la presenza di problemi renali , come una calcolosi, che talvolta possono dare come sintomo una cistite. Invece se la cistite si ripresenta con una periodicità costante ogni tre mesi circa, è necessaria una terapia idratante (assumere almeno 2 litri di acqua al giorno), associata a dei probiotici intestinali , allo scopo di ridurre la carica batterica ivi presente, e a degli estratti naturali di mirtillo rosso, conosciuto come cranberry, che hanno la proprietà di impedire ai batteri di attaccarsi alla mucosa vescicale. Si assumono per bocca una o due pastiglie al giorno per tre mesi e si possono prendere 2-3 volte durante l'anno, perché svolgono anche un'azione preventiva.

I rimedi consigliati

È altrettanto utile assumere una pastiglia al giorno di vitamina C o di un integratore di mirtillo nero , che acidificano l'urina rendendola meno gradita ai batteri. Più recentemente è stato introdotto anche uno zucchero complesso (il Destrosio) con lo scopo anch'esso di rendere la mucosa vescicale meno sensibile all'aggressione batterica. Si possono inoltre introdurre settimanalmente degli ovuli vaginali che ripristino la flora normalmente presente in vagina nelle donne, impedendo la colonizzazione da parte dei germi intestinali. Infine, per sconfiggere le cistiti ricorrenti ci sono dei  vaccini a base di estratti dei batteri Escherichia coli . Si prendono per bocca a digiuno per un periodo di tre mesi, due volte l'anno e di preferenza in primavera e autunno. 

 




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