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Il raffreddore.

 

raffreddore

Inizia con un bruciore sgradevole al naso accompagnato dalla sensazione di un eccessivo passaggio d'aria, seguiti a distanza di poche ore da rinorrea, difficoltà di respirazione e starnuti a raffica. Sono i sintomi del raffreddore comune, o rinite acuta . Un piccolo, ma fastidioso disturbo in grado di mettere temporaneamente fuori gioco anche chi ha una fibra molto forte. È un'infezione causata da più di duecento diversi rinovirus che, con la complicità del freddo e dell'umido, approfittano di un momentaneo abbassamento delle difese immunitarie per attaccare l'organismo.

Quando uno di questi virus invade le cellule della mucosa nasale inizia subito a riprodursi velocemente e l'infezione si diffonde . Le cellule però reagiscono a questa invasione attivando il sistema immunitario . Il risultato di questa reazione di difesa è uno stato d'infiammazione acuta delle mucose nasali che si gonfiano e aumentano 4-5 volte il loro volume. È questa la cosiddetta fase virale o stadio irritativo del raffreddore che dura da poche ore a due giorni e a cui segue la fase batterica . Infatti l'infiammazione della mucosa attiva batteri presenti normalmente nel naso che da poche colonie diventano tantissimi; la secrezione nasale diventa densa e l'ostruzione respiratoria quasi totale.

Ed è proprio durante questa fase che il processo infiammatorio può talvolta raggiungere la tuba dell'orecchio dando una sensazione di occlusione e di sordità.

La terapia: facile ed efficace

A tutt'oggi il farmaco per sconfiggere il raffreddore non c'è ancora. D'altra parte in genere il disturbo si risolve completamente in una settimana. È però consigliabile alleviarne i sintomi, specialmente per prevenire eventuali complicanze come sinusiti e otiti. Vanno allora bene gli antinfiammatori non steroidei come il paracetamolo o l'acido salicilico, in abbinamento agli antistaminici che decongestionano e riducono la rinorrea. Si deve invece stare attenti agli spray nasali : sono da evitare quelli a base solo di vasocostrittori, la cui azione vasocostrittrice ha durata limitata ed è seguita da una vasodilatazione che rende in seguito ancora più fastidiosa l'ostruzione nasale. Inoltre questo alternarsi di costrizione e dilatazione a lungo andare può causare seri danni alla mucosa del naso. Si possono invece impiegare, ma sempre sotto prescrizione medica e per non più di qualche giorno, gli spray nasali a base di antibiotici che evitano l'instaurarsi della sovrainfezione batterica. Sempre consigliabili i suffumigi con aggiunta di prodotti balsamici a base di eucalipto e mentolo perché contribuiscono a liberare il naso dal muco e a decongestionare la mucosa. Infine sono sempre valide alcune piccole avvertenze: non affaticarsi, bere molta acqua , umidificare l'aria dell'ambiente e non prendere freddo.

Come difendersi

Riuscire a prevenire il raffreddore non è semplice perché chi lo ha già lo trasmette involontariamente con gli starnuti. Il contagio è garantito anche con le strette di mano, se chi è raffreddato si è soffiato da poco il naso o ha starnutito. I virus infatti possono sopravvivere sulla pelle anche tre ore. Le possibilità di prevenzione, allora sono basate su alcune regole igieniche: non avvicinarsi troppo a chi è raffreddato, non utilizzare oggetti in comune, lavarsi le mani frequentemente soprattutto dopo essere stati in luoghi pubblici, utilizzare soltanto fazzoletti usa e getta. Infine, quando si sente qualcuno vicino che starnuta, è meglio soffiarsi appena possibile delicatamente il naso e risoffiarlo poi dopo qualche minuto.  Si elimina così il muco che è presente nelle narici e con esso i germi.  Attenzione però a non esagerare per evitare di indebolire troppo le mucose interne aumentando la suscettibilità al raffreddore. 

 




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